Petitsioon on adresseeritud:
Europaparlament
1) Le elezioni per il Parlamento Europeo sono alle porte. Sono le più importanti tra quelle tenute finora. È tempo di ridare slancio al progetto europeo e contrastare sia i populismi nazionali che l´eccessiva austerità economica.
2) È ormai evidente che l´idea di far trainare il processo di integrazione europeo dai soli vantaggi economici ha funzionato solo fino all’adozione completa del mercato unico. Poi, dall’introduzione forse prematura dell’euro, questo modello è entrato in crisi, sta anzi facendo regredire proprio quel processo di integrazione che è il cuore e lo scopo della nuova Europa.
3) Il progetto dell’euro va però proseguito, trovando rimedi efficaci agli scompensi che si sono creati. Anche se varato senza una governance centrale e troppo condizionato da vincoli automatici, il progetto della moneta unica non può, non deve fallire. Altrimenti è alle porte la regressione, prima nazionale, e poi nazionalistica, dei popoli europei.
4) L´austerità economica non può e non deve essere l´unico rimedio per contrastare l´attuale crisi. Senza un governo europeo dell’economia con una sua politica comune, che affronti gli squilibri tra le zone economiche, spesso disomogenee, la moneta unica è un progetto impossibile, destinato a fallire. Se però cerchiamo la soluzione solo o prevalentemente sul terreno economico, anche in questo caso il fallimento è certo.
5) È indispensabile tornare ad avere una più ampia visione di quello che l´Europa è stata, è e potrà essere. Il nostro continente ha una sua cultura e una sua civiltà che precede e sopravanza di gran lunga sia i suoi indubbi successi economici che la visione del mondo del puro homo oeconomicus. Basti pensare alla concezione della società come polis, all’idea di storia come luogo di cambiamento e progresso, alla divisione tra potere civile e religioso.
6) Lo scopo originario dell´Unione Europea è stato quello di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra paesi vicini, culminate nella seconda guerra mondiale: negli anni Cinquanta la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio ha cominciato ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una pace duratura. Poi, assieme all'integrazione economica, sono avanzate enormemente quella civile e democratica.
7) La collaborazione all´interno dell´UE ha già prodotto indubbi successi nel campo dei diritti dei cittadini, della tutela dell´ambiente, dello sviluppo di energie rinnovabili e del potenziamento della ricerca scientifica. Questi sono grandi beni comuni per tutti gli europei. Su questa strada dobbiamo avanzare con decisione.
8) Il nostro è un continente molto composito e variegato. Questa è una ricchezza. Notevoli diversità culturali e di civiltà si sono cristallizzate nei millenni e l’Europa è riuscita a mettere in comunicazione i diversi patrimoni culturali, per capitalizzarli e trarne frutto. L´importante per il presente e il futuro è che i differenti modelli civili e culturali continuino a comunicare e ad imparare l’uno dall’altro.
9) L’Europa ha inoltre la responsabilità di incoraggiare e sostenere lo sviluppo della democrazia e di promuovere il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo al suo interno e a livello mondiale. L’UE deve avere un programma di accoglienza umanitaria e di integrazione sociale per chi cerca rifugio dalle nefandezze dei conflitti armati e offrire chances a chi cerca di uscire dalla morsa del pauperismo.
10) Affinché non si areni il processo di integrazione europea va cambiato qualcosa nelle istituzioni comunitarie. Ad esempio: a) Andrebbe diminuito il ruolo della coordinazione intergovernativa, troppo esposta a bassi interessi di bottega e al voto all’unanimità. b) Si dovrebbe istituire un governo economico della zona euro ripensando anche il modello di sviluppo economico.
Tra il 22 e il 25 maggio i cittadini dei 28 stati membri dell´Unione Europea saranno chiamati ad eleggere i loro rappresentanti per il Parlamento Europeo.
Cittadini europei, associazioni della società civile, organizziamoci! Non lasciamoci scippare l’Europa! Diamo voce ad un’Europa democratica che guidi l’economia e non si faccia guidare da questa!
29 Marzo 2014 Volta La Carta!! e. V. – Heidelberg (text in other langages at voltalacartaheidelberg.blogspot.de)